La Regione Piemonte investirà 50
milioni di euro per abbattere le liste di attesa e così
recuperare le prestazioni che i due anni di pandemia hanno
rallentato. La somma arriva dallo Stato per 36 milioni e per il
resto da altre risorse ed economie. I fondi verranno usati per
incrementare l'offerta potenziando al massimo le prestazioni che
il sistema pubblico regionale è in grado di erogare, e
integrandole con il privato. Un bando per nuovi accreditamenti è
stato pubblicato oggi. Per Torino, attualmente esclusa, ci sarà
un apposito avviso.
La Giunta regionale sta lavorando a "un disegno di legge da
approvare in Consiglio regionale in tempi estremamente rapidi,
in modo da dare un inquadramento normativo solido a questa
misura emergenziale straordinaria, strettamente collegata alla
pandemia". La sfida, spiegano il governatore Alberto Cirio e
l'assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, è
riuscire ad azzerare le attese entro la metà del 2023. Sarà
fatto un monitoraggio serrato, come quello usato per la buona
riuscita della campagna vaccinale. La verifica dell'avanzamento
nelle prestazioni sarà settimanale con un sistema di penalità e
premialità sugli obiettivi da raggiungere". La Regione sarà "in
costante affiancamento e supporto alle aziende sanitarie,
chiamate a questo nuovo grande sforzo fondamentale per la sanità
territoriale".
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