"La prima cosa che faremo quando
tornerà a casa sarà quella di portarla in un parco, per farle
vedere il sole, gli alberi, le foglie e la natura, visto che per
tutti questi mesi è stata chiusa in ospedale". Adrian Anghel, 37
anni, è il padre della bimba affetta da un raro difetto
congenito e salvata a Torino da un trapianto di fegato. "Siamo
felicissimi. È stato un anno duro, anche perché per colpa del
Covid non potevamo stare insieme a lei io e mia moglie Elena
nello stesso momento", dice l'uomo.
Adrian racconta che la diagnosi venne fatta in Romania, dove lui
lavorava come operatore televisivo, mentre ora è in cerca di
occupazione. "Mia figlia è stata forte - continua - e voglio
ringraziare la famiglia del donatore che ha permesso questo
miracolo e tutti i medici che l'hanno seguita e il professore
Renato Romagnoli che ha eseguito il trapianto". "Quello che
vogliamo adesso è che la nostra bimba possa conoscere il mondo",
conclude commosso.
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