I Comuni di Pieve Vergonte,
Vogogna, Ornavasso, Mergozzo, Baveno e Gravellona Toce, nel
Verbano-Cusio-Ossola contestano i criteri con cui la Regione ha
stabilito i rimborsi ai privati danneggiati dall'alluvione di
inizio ottobre. In una conferenza stampa i sindaci delle
cittadine che hanno 'subito i danni maggiori criticano
l'esclusione dagli indennizzi di seconde case, auto, moto,
mobili, oggetti, ma anche le quote pari al 50% dei danni subiti
fino a 50 mila euro e al 20% per cifre superiori. ''Chi ha avuto
danni ingenti è più penalizzato', dicono i sindaci.
''E' assurdo - spiegano - vengano esclusi i beni mobili e tutto
quanto fa parte di un'abitazione. Ci sono cittadini che pur non
avendo la struttura della casa danneggiata hanno dovuto buttare
camere da letto, soggiorni, cucine, materassi, frigoriferi,
lavatrici, rifare gli intonaci. Molti non riceveranno i ristori
promessi dopo l'alluvione, quando esponenti regionali,
politici, sottosegretari vennero nel VCO a garantire che i
risarcimenti sarebbero stati dati a tutti. Chiediamo che le
disposizioni regionali vengano riviste''.
I sei sindaci, inoltre, affermano che ''le attività produttive
danneggiate cinque mesi fa dall'alluvione non hanno ancora
ricevuto un solo euro di risarcimento''.
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