"Dopo l'alluvione di inizio
ottobre, la stima di 230 milioni di danni di somma urgenza è
stata comunicata al Governo centrale già da venerdì". Lo ha
spiegato l'assessore alla Protezione civile del Piemonte, Marco
Gabusi, in V Commissione, relazionando sui danni della recente
calamità.
"I commissari - sia di maggioranza sia di opposizione -
spiega il presidente della Commissione, Angelo Dago, si sono
confrontati proficuamente con l'assessore facendo il punto della
situazione. Sono necessarie ingenti risorse in tempi brevi per
gli interventi urgentissimi di ripristino, visto che siamo
ancora all'inizio della stagione nella quale possono verificarsi
altri eventi alluvionali. Tra le opere principali da rimettere
in sesto ci sono quelle al Tenda, il ponte di Romagnano e la
riattivazione del Canale Cavour".
"Oltre la situazione difficilissima a Limone - aggiunge - si
è parlato della necessità di dragare i fiumi, ed è intenzione
della Commissione audire il Magistrato del Po, che ha competenza
su molti dei tratti fluviali critici. E' stato affrontato il
tema del commissariamento e dei poteri che dovrà avere il
commissario per poter ricreare situazioni simili a quella che ha
permesso la rapida ricostruzione del ponte di Genova. Ancora, è
stato proposto di aprire un tavolo di riflessione sul ruolo
degli enti locali nelle emergenze di protezione civile e
dell'appoggio che è necessario dare ai piccoli Comuni, privi di
strutture tecniche sufficienti per affrontare i problemi
conseguenti agli eventi alluvionali".
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