"La crisi non è passata anche se
c'è qualche timido segnale di ripresa. Durante il lockdown, la
pandemia ha avuto un fortissimo impatto: nel mese di aprile è
rimasto aperto circa un quinto dei cantieri privati e il 38% di
quelli pubblici, mentre a maggio l'edilizia è stato uno dei
primi settori a ripartire. Lo ha detto il presidente del
Collegio Costruttori Edili, Antonio Mattio, per il quale
"un'occasione di decollo della domanda è rappresentata
dall'ecobonus che andrebbe esteso almeno fino al 2023"..
"Sul fronte del mercato immobiliare, nel primo semestre 2020
- ha spiegato Mattio all'assemblea dei soci - le transazioni di
edilizia residenziale a Torino si sono ridotte del 27,5%
rispetto allo stesso periodo del 2019, per le difficoltà di
svolgimento delle contrattazioni nel periodo del lockdown,
mentre da giugno si nota una forte ripresa di interesse da parte
del mercato per il 'bene casa'. Per le opere pubbliche
l'andamento del 2019 è stato azzerato, se si pensa che al 31
luglio 2020 si era a -50% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Negli ultimi due mesi si è registrata una lieve ripresa degli
investimenti del 10%, ma pesa l'eccessiva burocratizzazione e i
tempi biblici a monte delle gare". Ci sono oltre 100 milioni di
euro in stallo destinati al Piemonte, di cui 45 per la provincia
di Torino, per potenziare il sistema ospedaliero.
Ad agosto la cassa integrazione si è dimezzata rispetto a
luglio e aumenta la richiesta di operai con specifiche
professionalità (escavatoristi, gruisti) e di figure tecniche di
coordinamento.
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