Telt, il promotore pubblico
incaricato di costruire e gestire la Torino-Lione, sta
procedendo all'acquisizione di alcuni terreni in Valle di Susa,
per un totale di 2,2 ettari, funzionali al cantiere per il
tunnel di base della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità e
per la realizzazione dello svincolo autostradale. I terreni -
precisa Telt sul suo sito internet - sono in parte all'interno
della recinzione del 2011 e in parte tra la vecchia recinzione e
la strada Chiomonte-Giaglione.
Tra questi c'è anche quello su cui sorge la baita simbolo del
movimento No Tav. Assemblata nel 2010 come presidio per gli
attivisti, nel 2012 la baita - che era stata visitata anche da
Beppe Grillo - fu sgomberata e inglobata nel perimetro del
cantiere del Tav. Per manifestare contro la sua demolizione, i
No Tav si sono ritrovati dietro allo striscione 'Il Tav uccide.
Vogliamo reddito, salute e servizi' a Chiomonte. "Dopo esserci
riuniti di fronte al Comune - spiegano i No Tav su Notav.info,
sito internet di riferimento del movimento - abbiamo chiesto
conto alle istituzioni locali dell'atteggiamento supino che
hanno nei confronti dei promotori dell'opera e degli abusi a cui
costantemente sono sottoposti agricoltori e abitanti del luogo
che possiedono terreni all'interno dell'area occupata".
I manifestanti si sono poi diretti ai cancelli della centrale
di Chiomonte.
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