Anche a Torino e in Piemonte
stazioni di servizio saranno chiuse dalle 6 di domani 6 novembre
alle 6 dell'8 novembre per la protesta nazionale: saranno
coinvolti sia gli impianti stradali che quelli autostradali,
compresi notturni e self-service. A Torino in dieci anni ha
chiuso il 30% degli impianti.
"C'è da chiedersi - dice Gianni Nettis, presidente di Faib,
la federazione dei benzinai aderente a Confesercenti - se il
governo, addossandoci tutti questi nuovi adempimenti, voglia
trasformarci in contabili o in finanzieri, visto che di tali
adempimenti rispondiamo anche dal punto di vista penale. Abbiamo
calcolato che, per seguire tutte queste novità, un benzinaio
impieghi quasi due ore di lavoro in più al giorno. E magari il
suo sforzo servisse a combattere l'illegalità del settore: non è
così e il governo lo sa benissimo, visto che le stesse
informazioni che ci chiede non sono altro che duplicazioni
reperibili nella filiera della distribuzione carburanti".
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