In Piemonte, nel primo semestre
2019, secondo i dati della Uil, sono state richieste 14,7
milioni di ore di cassa integrazione, in calo del 10,4% rispetto
all'analogo periodo 2018 (-12,3% ordinaria, -8,5% straordinaria,
-69,5% deroga) a fronte di un incremento del 16,3% a livello
nazionale.
I lavoratori piemontesi tutelati sono in media 14.432 (1.668
in meno). Tra le province la cig aumenta a Biella (+49,7%),
Novara (+39,3%) e Torino (+5,4%) che, con 10,2 milioni di ore, è
la seconda provincia più cassaintegrata d'Italia, dopo Roma.
"I dati mostrano una situazione migliore rispetto all'analogo
periodo del 2018 e alla media nazionale, anche se non modificano
il preoccupante andamento delle crisi aziendali (dal 2015 sono
stati aperti 180 tavoli). In particolare l'area torinese,
riconosciuta di crisi complessa, avrebbe bisogno di un maggior
attivismo e soprattutto di idee chiare da parte della compagine
politica che amministra la città", commenta il segretario della
UIl Piemonte, Gianni Cortese.
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