Il 30 luglio dello scorso anno, a
Moncalieri, l'atleta italiana Daisy Osakue, nata a Torino da
genitori nigeriani, nazionale di lancio del disco, riportò una
ferita a un occhio dopo essere stata colpita da un uovo lanciato
da un'auto in corsa. Per i tre giovani del Torinese indagati per
quell'episodio si profila adesso un periodo di messa alla prova:
la soluzione, proposta dal loro avvocato difensore, Alessandro
Marampon, ha già ottenuto il parere favorevole del pm Ersilia
Salvati e nelle prossime settimane passerà al vaglio di un
giudice.
La procura procede per lesioni senza alcuna aggravante legata
all'odio razziale o etnico. I tre giovani, quando furono
individuati, affermarono che si era trattato di una semplice
goliardata e si scusarono. Prima di chiedere la messa alla prova
il loro legale ha presentato un'offerta di risarcimento al
legale di Daisy, l'avvocato Valentina Colletta.
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