Di notte, lontano da occhi
indiscreti, smontava le schede delle videoslot e ne inseriva
altre illegali, non collegate alla rete dei Monopoli. La frode,
scoperta dalla guardia di finanza di Torino, ha portato alla
denuncia dell'amministratore di una società - un cinquantenne
cinese già noto per fatti analoghi - proprietaria di centinaia
di slot dislocate in tutto il nord Italia e al sequestro di una
ventina di apparecchi abusivi.
Oltre alla documentazione fiscale, ora al vaglio degli
inquirenti, sono state sequestrate 150 schede telematiche di
dubbia provenienza. Secondo gli accertamenti, se utilizzate
avrebbero penalizzato i giocatori: la percentuale di vincita era
stata infatti manomessa in ribasso, così da ridurre
drasticamente le possibilità di vittoria mentre il gestore
conseguiva il profitto totalmente in nero.
Durante le perquisizioni, i finanzieri hanno anche rinvenuto,
all'interno di una cassaforte, denaro contante per oltre 150.000
euro la cui provenienza è ora oggetto di indagine.
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