"Non sono stata io": davanti al gip
Raffaella Zappatini, si è difesa così Gaia Russo, accusata col
compagno Nicholas Musi dell'omicidio del figlio di appena 20
mesi. La giovane ha risposto per oltre un'ora e mezza alle
domande del giudice, che si è riservato la decisione sulla
convalida dell'arresto. Si è invece di nuovo avvalso della
facoltà di non rispondere, come già prima dell'arresto, il
compagno.
Nel corso dell'interrogatorio la giovane madre, ai
domiciliari in una residenza protetta perché incinta, ha
sostenuto la sua innocenza, senza fare esplicite accuse nei
confronti del compagno ma di fatto scaricando su di lui la
responsabilità del delitto, dal momento che in casa col bimbo
c'erano solo loro. Il piccolo Leonardo è morto giovedì mattina
all'arrivo all'ospedale Maggiore. La madre, che ha chiamato il
118, aveva parlato di una caduta dal lettino, ma l'autopsia ha
rivelato che era stato "martoriato con lesioni multiple". A
coordinare le indagini della squadra mobile è il pm Ciro
Caramore.
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