Le aspettative delle imprese
piemontesi per il secondo trimestre del 2019 non peggiorano ma
restano sostanzialmente ferme sul livello basso del trimestre
precedente. Non c'è ripresa, ma neppure l'ulteriore svolta
recessiva che l'analisi sul primo trimestre faceva presagire. I
dati sono stati diffusi oggi dall'Unione Industriale di Torino.
"Siamo sempre in zona rossa - rimarca il presidente degli
industriali torinesi, Dario Gallina - non stiamo parlando di
ripresa ma di camminare sul fondo, chi ci governa deve averlo
ben presente. Siamo in transizione a cavallo di un crinale dal
quale si può risalire ma anche ricadere più in basso. Mai come
ora le politiche del Governo possono fare la differenza".
In zona critica le imprese più piccole, fino a 10 addetti, e
i settori cartaceo, tessile, ed edile. Fra le province,
particolarmente in difficoltà Biella, Vco e Asti.
Fra le incognite anche la Brexit, poiché l'export piemontese
in Gran Bretagna è il 5% del totale e vale 2,5 miliardi.
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