Sono state confermate a Roma dalla
Corte di Cassazione le prime due condanne per associazione a
delinquere di stampo mafioso per la cosiddetta mafia romena
nell'inchiesta Brigada. Agli imputati sono stati inflitti 19
anni di reclusione. Il dispositivo, emesso nei giorni scorsi, è
stato presentato oggi a Torino dal pg Carlo Maria Pellicano
all'apertura del processo d'appello bis a carico di un'altra
dozzina di imputati.
La banda, secondo le indagini, si dedicava allo sfruttamento
della prostituzione allo spaccio di droga e alla gestione di
alcuni locali notturni con modalità analoghe a quelle della
criminalità organizzata vera e propria. Nel processo principale
che si era celebrato con il rito abbreviato la Corte d'Appello
aveva fatto cadere l'accusa di 416 bis con una sentenza che però
era stata annullata dalla Cassazione. I due imputati condannati
nei giorni scorsi avevano scelto invece il giudizio ordinario.
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