Attraverso una analisi delle
microvibrazioni fatta con sofisticatissimi sensori, una azienda
torinese, la Sequoia di Moncalieri, ha creato lo strumento per
predire il comportamento degli edifici storici in caso di
terremoto. Il risultato è stato presentato a Roma al convegno
International Course on Geotechnical and Structural Monitoring,
con 450 esperti da tutto il mondo.
"Mentre nelle strutture di cemento armato o metalliche -
spiega Marco Pellegrino di Sequoia - è facile calcolare il
comportamento in caso di sollecitazioni, negli edifici storici
il tipo di materiali usati rende molto difficile fare
previsioni".
Lo studio è partito dall'analisi delle microvibrazioni
provocate dai normali eventi quotidiani sul campanile di San
Ciriaco ad Ancona.
"E' un primo importante passo - rimarca il titolare di
Sequoia, Gianni Vergnano - per costruire una mappa dei rischi
del nostro patrimonio storico e scegliere in modo ragionato le
priorità di intervento".
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