Avevano allestito un vero e proprio fortino della droga, i due fratelli marocchini di 18 e 30 anni arrestati dai carabinieri della Stazione di Leinì. Nel loro quartiere generale, a Torino, in lungo Stura Istria, i militari, con la collaborazione di Quark, cane antidroga del Nucleo cinofili di Volpiano, hanno sequestrato mille ovuli giganti di hashish da dieci grammi, per un totale di dieci chili, e cinque panetti di hashish da 100 grammi l'uno, ancora da confezionare, riportanti le scritte "Frank" e Zizi".
Carabinieri che si fingono podisti e persino clienti dei pusher per sorvegliare la villa che gli spacciatori avevano trasformato in un 'fortino'. Così si è snodata l'indagine che, a Torino, ha portato al sequestro di 10 kg di hashish. L'espediente si è reso necessario perché i trafficanti, per comunicare fra di loro, non utilizzavano telefonini cellulari, ma si servivano di messaggeri con 'pizzini' e di segnali convenzionali come i fischi. "Il supporto delle intercettazioni - spiega il maresciallo maggiore Ivan Pira, comandante della stazione di Leini - non si è potuto utilizzare. Così alcuni militari si sono vestiti da runner, poi si sono presentati come acquirenti dello stupefacente. A quel punto è scattato il blitz. Ad essere arrestati sono due fratelli, una ragazza di 18 anni e un giovane di 30 anni, che rifornivano di droga la cintura Nord di Torino ricavando circa 20mila euro al mese. Durante la perquisizione i militari hanno recuperato lo stupefacente grazie a Quark, il cane antidroga del Nucleo cinofili di Volpiano, in servizio dal 6 giugno 2015, impiegato i 323 servizi di cui 95 nelle scuole.
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