Circa trecento dipendenti della sede torinese di Italiaonline manifestano davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte. I lavoratori hanno accolto con un applauso il presidente della Regione, Sergio Chiamparino. Molti i cartelli esposti contro la chiusura della sede di Torino con 400 esuberi: 'Stop ad azioni puramente finanziarie. Grazie Sawiris', 'Basta prenditori, vogliamo veri imprenditori'.
Una delegazione di venti lavoratori è stata ricevuta in Consiglio regionale.
"Il Consiglio regionale e la Regione si impegneranno al massimo per evitare la chiusura della sede torinese di Italiaonline": lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, che a margine della seduta consiliare di oggi ha ricevuto insieme al presidente della Regione Sergio Chiamparino, gli assessori competenti e un gruppo di consiglieri, una delegazione di dipendenti dell'azienda in presidio davanti a Palazzo Lascaris. "Questa crisi - ha sottolineato Laus - è una delle tante situazioni delicate che si presentano, noi rincorriamo di volta in volta l'emergenza ma il problema è strutturale, servirà un attento studio giuridico per evitare che si creino anche in futuro ulteriori situazioni di questa portata".
"Purtroppo - rimarca - ci troviamo in un momento difficile dal punto di vista istituzionale, avendo in carica un governo uscente. Un governo stabile è in grado di aiutare i cittadini, questo caso dovrebbe farci riflettere su che cosa significa nel concreto per i cittadini trovarsi in una situazione di instabilità del governo". Nell'incontro, sindacalisti e dipendenti hanno descritto la situazione dell'azienda che a Torino ha annunciato 241 trasferimenti e 248 esuberi su un totale di circa 500 dipendenti. Alla politica hanno chiesto un aiuto in vista dell'incontro al Mise del 20 marzo contro la chiusura della sede torinese e per portare la vertenza su un piano nazionale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA