Più controlli e 'tolleranza zero' nei
confronti dei venditori abusivi di mimose. Li chiede, in
occasione della Festa della donna, l'Associazione Fiorai
dell'Ascom torinese.
L'abusivismo "è fortemente radicato a Torino e in Piemonte: -
dicono i Fiorai Ascom - ai semafori, nelle piazze, nei giardini
pubblici, nei luoghi del turismo e nei punti di maggior
passaggio delle città, ci sono venditori di fiori senza alcuna
licenza o permesso di vendita".
Il timore è che "anche quest'anno, quasi il 40% del giro
d'affari legato all'8 marzo possa finire nelle tasche del
commercio illegale, mentre le nostre aziende continuano a
chiudere. Gli abusivi che troviamo in città ad ogni angolo delle
strade o nei locali - dice il presidente dei Fiorai Ascom Luigi
Antoniello - sono l'ultimo anello di una lunga catena criminale
che sfrutta la povera gente per arricchirsi, alimentando
evasione ed elusione fiscale. Ci appelliamo a Comun e Prefetti
perché intensifichino i controlli e puniscano comportamenti
scorretti".
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