/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Zingarelli, 145mila parole, in uso 5mila

Zingarelli, 145mila parole, in uso 5mila

Linguisti Cannella e Arcangeli incontrano studenti a Torino

TORINO, 21 novembre 2017, 13:48

Redazione ANSA

ANSACheck

Zingarelli, nuova edizione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Zingarelli, nuova edizione - RIPRODUZIONE RISERVATA
Zingarelli, nuova edizione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il vocabolario Zingarelli della Zanichelli compie 100 anni, ma non perde nemmeno una parola. Anzi, si arricchisce.
    A oggi ne conta 145mila, ma nei discorsi quotidiani il 95-96% delle persone ricorre in media a 5mila, massimo 7mila parole. Se ne deduce che alcune si conoscono, ma non si utilizzano e altre non fanno parte del proprio patrimonio lessicale. A Torino, davanti agli studenti del liceo classico Alfieri, il linguista Massimo Arcangeli e il lessicografo Mario Cannella, nell'illustrare i cambiamenti dell'italiano, hanno particolarmente insistito su un aspetto: le grandi trasformazioni della lingua, i neologismi, non possono e non devono essere le invenzioni di un singolo, come il 'petaloso' coniato poco tempo fa per indicare la margherita. Piuttosto sono il segno di cambiamenti sociali, tecnologici o di sconfinamenti dai dialetti, per esempio, come la 'schiscetta' milanese che indica il contenitore a scomparti per gli alimenti da asporto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza