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Citofona di notte, condannata portinaia

Citofona di notte, condannata portinaia

500 euro di ammenda per il reato di molestie

TORINO, 19 settembre 2017, 17:12

Redazione ANSA

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Scampanellate continue e insistenti al citofono configurano il reato di molestia. Ne sa qualcosa la portinaia di uno stabile di Torino che è stata condannata - in via definitiva - a 500 euro di ammenda e a versare un indennizzo ai querelanti. La donna era stata denunciata da una famiglia di condomini che lamentavano, nel quadro di rapporti non idilliaci, una serie di "episodi anomali" protratti dal gennaio 2010 al gennaio 2012. L'accusa formulata dalla procura era di avere "recato disturbo in particolare suonando ripetutamente e pretestuosamente il campanello dell'abitazione in varie ore del giorno e della notte".
    La portinaia ha negato gli addebiti, ammettendo soltanto di essersi lamentata in una occasione per il comportamento del figlio della coppia. I giudici però hanno ritenuto che il processo ha portato alla raccolta di fattori ("con logica valutazione indiziaria") sufficienti a stabilire la sua colpevolezza.
   

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