"I presidi non ne possono più. Sono
arrivati a minacciare scioperi della fame e della sete. Gridano
inascoltati l'insostenibilità della situazione": è uno dei
passaggi di una lettera inviata alla ministra Valeria Fedeli da
sette dirigenti di istituti scolastici del Piemonte. Sono
aumentati i carichi amministrativi e la burocratica - lamentano
- e alcuni presidi sono stati sanzionati per la sicurezza degli
edifici. Inoltre dovrebbero possedere le competenze di un
ingegnere e sono occupati su più fronti, dagli appalti pubblici
alla formazione, dal cyberbullismo all'alternanza scuola-lavoro.
"I segnali sono quelli di una categoria davvero allo stremo -
concludono - perché vessata, mortificata, inascoltata". Mittenti
i dirigenti del Liceo "Bodoni" di Saluzzo, dell' Istituto
Comprensivo di Cossato, dell' Istituto Comprensivo "Peyron" di
Torino, dell' IIS "Baldessano Roccati" di Carmagnola, dell' IIS
"Vallauri" di Fossano, del Liceo "Peano-Pellico" e dell' ITIS
"Delpozzo" di Cuneo.
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