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Sciopero fame-sete,Djalali rischia vita

sciopero della fame e della sete

Sciopero fame-sete,Djalali rischia vita

Prosegue mobilitazione per medico accusato di spionaggio

TORINO, 26 febbraio 2017, 12:56

Redazione ANSA

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Da venerdì ha iniziato lo sciopero della sede, oltre a quello della fame, Ahmadreza Djalali, il medico iraniano di 45 anni che si trova nella cella di un carcere di Teheran con l'accusa di essere una spia. E' quanto si apprende a Novara, dove il dottore esperto in medicina dei disastri ha vissuto e lavorato. E intanto prosegue la mobilitazione internazionale per la sua liberazione.
    La decisione di riprendere lo sciopero della fame, che aveva interrotto, e di attuare anche quello della sete dopo che Djalali si è di nuovo visto ricusare il suo avvocato e non ha ottenuto la fissazione di una data certa per il processo.
    "Siamo molto preoccupati per lui - afferma il professor Francesco Della Corte, direttore del Crimedim di Novara per cui il medico iraniano lavorava -, lo sciopero della sete ha conseguenze molto pensanti sul fisico". "La situazione è angosciate, è in pericolo di vita", aggiunge il collega e amico Luca Ragazzoni.
   

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