Il Castello di Racconigi, residenza
sabauda al confine tra le province di Cuneo e Torino, celebra la
Giornata della Memoria con lo scenografico allestimento
intitolato 'Come fiori nel vetro'. Nel Salone d'Ercole, dal 27
gennaio, in 357 barattoli di vetro sarà posto il nome di un
ebreo cuneese deportato ad Auschwitz.
L'allestimento è curato da Progetto Cantoregi e volutamente
ricorda l'analogo lavoro della polacca Irena Sendler, giovane
assistente sociale a Varsavia, che salvò quasi 2.500 bambini
dalla morte. Quando scoppiò la Seconda guerra mondiale, Sendler
riuscì a trasportare fuori dal ghetto bambini di tutte le età,
ricollocandoli in famiglie e conventi con documenti falsi. Per
anni nascose in barattoli di marmellata vuoti i fogli con i nomi
delle famiglie d'origine, nomi che non rivelò mai, neppure
quando la Gestapo la torturò. Alla fine della guerra la donna
cercò di ricontattare quelle famiglie, ma molte di esse erano
state sterminate.
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