L'Italia si sta rivelando per ora
impotente nella lotta contro l'invasione delle cimici cinesi,
che creano disagi nelle città e danneggia le colture di frutta
(pere, mele, kiwi, uva), oltre a quelle di soia e mais. Il
Piemonte, dove sono comparse per la prima volta nel 2013 nel
cuneese, la Regione ha realizzato un opuscolo informativo e
sostiene la ricerca. Non esistono infatti antagonisti naturali,
e gli insetticidi, poco efficaci, sono vietati sulle colture. Lo
ha spiegato oggi nell'aula del Consiglio regionale l'assessore
all'Agricoltura, Giorgio Ferrero. Rispondendo a una
interrogazione della consigliera Carla Chiapello (Moderati),
Ferrero ha sottolineato che con l'arrivo dell'inverno queste
cimici cercano rifugio al coperto in ambienti riscaldati, per
tornare in primavera nella vegetazione, dove si riproducono.
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