Nel 2009 un vercellese che
lamentava l'esproprio ingiusto di un terreno vinse una causa
davanti alla Corte europea dei diritti dell'Uomo. La vicenda,
cominciata nel 1985, ha ancora degli strascichi giudiziari:
Stato e Comune di Vercelli non sono d'accordo su chi deve farsi
carico del risarcimento. A maggio la Presidenza del Consiglio ha
intimato alla Città di versare 751.240 euro, ottenendo un
diniego. La questione è arrivata al Tar, ma è stata passata per
competenza ai tribunali ordinari.
Il vercellese, Giovanni Perinati, 76 anni, nel 1985 fu
espropriato di un terreno e si rivolse alla giustizia civile
perché - affermava - l'area gli fu occupata prima del
provvedimento ufficiale: per vincere in Cassazione attese fino
al 2004, quando la città fu condannata a versargli 404 mila
euro. Ma la somma, calcolata in base a una legge del 1992, non
era sufficiente, e la Corte di Strasburgo la innalzò a 740 mila
euro condannando lo Stato, che ora vuole esercitare sul Comune
il diritto di rivalsa.
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