Quattro pazienti della Struttura
dipendenze dell'Asl di Asti coltiveranno l'orto a scopo
terapeutico. La sperimentazione, che durerà un anno, è rivolta a
"4 persone con problematiche di dipendenza da sostanze e/o da
comportamenti additivi (ad esempio, il gioco d'azzardo
patologico)", spiega l'Asl di Asti. La terapia, voluta dal
precedente direttore della struttura, Maurizio Raschena, "ha la
duplice finalità di rappresentare un impegno del tempo libero e
un'occupazione che permetta di portare a casa ortaggi a costo
zero".
L'intento "è quello di offrire un'opportunità per modificare
uno stile di vita improntato sovente sulla solitudine
relazionale e sull'incapacità di organizzarsi in modo autonomo
per creare spazi e luoghi alternativi all'uso di sostanze". "La
scommessa degli operatori della struttura e nostra - spiega il
direttore generale dell'Asl, Ida Grossi - è quella di incidere
sul benessere di questi pazienti favorendo l'acquisizione di una
nuova capacità progettuale per la propria esistenza".
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