Si allarga la squadra difensiva di
Rocco Schirripa, il sessantaquattrenne panettiere di origine
calabrese ora in carcere con l'accusa di essere uno dei killer
del procuratore Bruno Caccia. All'avvocato Basilio Foti, che ha
seguito l'indagato dal momento dell'arresto, si è aggiunto il
collega Mauro Anetrini.
Le indagini, coordinate dalla procura di Milano, sono ormai
arrivate alle ultime battute. Nei prossimi giorni dovrebbero
essere depositati alcuni atti, relativi in particolare alle
intercettazioni. Non è escluso che gli inquirenti decidano di
procedere con il giudizio immediato.
Bruno Caccia, all'epoca procuratore capo a Torino, fu ucciso
sotto casa il 26 giugno 1983. La paternità dell'agguato è da
ricondurre alla 'ndrangheta. Schirripa nega di aver fatto parte
del commando.
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