Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Inchiesta su farmaco antidiabete

Inchiesta su farmaco antidiabete

Il fascicolo aperto dalla Procura di Torino

TORINO, 18 marzo 2016, 10:34

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La procura di Torino ha aperto un'inchiesta su un farmaco usato per la cura del diabete mellito di tipo 2 che conterrebbe un principio attivo associato al rischio di contrarre il cancro alla vescica. L'ipotesi di reato è di commercio o somministrazione di medicinali guasti. Il caso, su cui indagano i carabinieri del Nas del capoluogo piemontese, è nato da un esposto dell'associazione Promesa (Protezione professioni mediche e sanitarie) rappresentata dall'avvocato Riccardo Salomone. Il farmaco si chiama Actos ed è prodotto Takeda e la Eli Lilly & Co. Il principio attivo che sarebbe dannoso è il pioglitazione. Germania e Francia ne hanno sospeso l'utilizzo e la commercializzazione nel 2011, mentre una Corte degli Stati Uniti ha condannato Takeda ed Ely Lilly al pagamento di danni per 36,8 milioni di dollari, riconoscendo che le aziende avrebbero intenzionalmente nascosto i rischi correlati all'uso del farmaco e che, tra il 2002 e il 2012 avrebbero distrutto parte della documentazione scientifica.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza