Una vendetta per l'esclusione del
figlio, 10 anni, dalla squadra di calcio. C'è questo movente, e
non il racket, dietro i colpi di pistola esplosi nel novembre
2013 contro un negozio di Settimo Torinese. Lo ha stabilito,
dopo quasi un anno di indagini, la Procura di Ivrea. L'autore
della vendetta, un uomo di 36 anni, si trova ora agli arresti
domiciliari: è accusato di detenzione di arma da fuoco e di
danneggiamento. Il negozio è del dirigente ritenuto responsabile
dell'esclusione del bimbo.
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