Senza un'analisi del contesto "non è possibile capire" né l'andamento né il significato degli scontri in Val Susa dell'estate 2011, al centro del maxiprocesso di Torino a 53 No Tav, e "la rabbia e la frustrazione di quelle giornate": è cominciato così l'intervento del primo dei difensori degli imputati, Claudio Novaro. In quei giorni, "abbiamo avuto un campionario di comportamenti scorretti da parte delle forze dell'ordine", ha sostenuto il legale parlando di "intemperanze dei poliziotti".
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