C'è un "episodio di una gravità
inaudita" avvenuto il 3 luglio 2011 in Val Susa durante gli
scontri fra No Tav e forze dell'ordine, su cui non si è indagato
a sufficienza: è il sequestro, seguito da una "tortura", di un
vicebrigadiere dei carabinieri. La critica arriva dall'avvocato
dello Stato, Mauro Prinzivalli, parte civile al maxiprocesso di
Torino per conto di ministeri dell'Interno, dell'Economia e
della Difesa. La procura aveva aperto un fascicolo separato
rimasto a carico di ignoti.
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