"Il primate della chiesa
russa non si stanca di richiamare alla pace, alla ricerca del
compromesso. Bisogna cercare le vie cristiane per fermare la
guerra, consapevoli che in una guerra civile non possono esserci
vincitori": lo ha ricordato, parlando a nome del Patriarca di
Mosca e di tutta la Russia Kirill, il presidente del
dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, il
metropolita di Volokolamsk, ai partecipanti al 22/o convegno
internazionale di spiritualità ortodossa in corso a Bose.
"Il problema di una pace stabile tra le religioni, gli Stati
e i popoli - ha detto Volokolamsk - ha sempre avuto un posto
importante nel ministero delle chiese e nel dialogo
intercristiano. Tuttavia il grave periodo che stiamo vivendo, i
conflitti armati in Medio Oriente, in Ucraina, in Afghanistan,
in Iraq e in altri Paesi impongono con particolare forza il
compito di cercare vie cristiane per fermare la guerra che porta
inimicizia, morte e distruzione".
"Come ricorda sua santità il patriarca Kirill - ha concluso
il metropolita - in una guerra civile non possono esserci
vincitori, non possono esserci vittorie politiche che valgono
più della vita delle persone".
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