"Vogliamo continuare a collaborare
con la magistratura e speriamo di sapere al più presto i motivi
di questo decesso". Lo ribadisce all'ANSA Paolo Simone,
direttore sanitario dell'Asl To1, di cui fa parte l'ospedale
Martini di Torino, a proposito del blitz dei carabinieri del Nas
disposto dalla Procura che indaga sulla morte di una donna dopo
essere stata sottoposto a interruzione volontaria di gravidanza
tramite la pillola abortiva Ru486.
Nel corso del sopralluogo i militari dell'Arma, che hanno
acquisito la cartella clinica della donna morta, hanno anche
ascoltato il primario di ginecologia dell'ospedale, Flavio
Carnino, e il medico che aveva in cura la donna, Alessandro
Lauricella. "I due medici hanno risposto con tranquillità - dice
al riguardo Simone - a tutte le domande".
Il direttore sanitario dell'Asl To1, infine, conferma che
dall'autopsia eseguita oggi "non sono emerse risultanze
macroscopiche rilevanti". "Aspettiamo gli approfondimenti -
conclude - e restiamo a disposizione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA