La Germania "sostiene con forza la necessità di elaborare un trattato vincolante che ponga le basi per qualsiasi applicazione d'intelligenza artificiale" (AI) e testi per aree specifiche "che potranno essere vincolanti o meno sulla base del rischio che queste rappresentano per i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto". È la posizione assunta da Berlino, che detiene la presidenza del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, nelle conclusioni della conferenza 'I diritti umani nell'era dell'AI' organizzata dal governo tedesco insieme al Consiglio d'Europa.
"Abbiamo bisogno di una cooperazione multilaterale per fissare standard internazionali", ha affermato il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, sottolineando che "l'Europa deve costruire un suo modello digitale che ponga al centro gli esseri umani" per offrire un'alternativa ai modelli della Cina e della Silicon Valley.
La Germania ritiene che un futuro testo vincolante debba contenere requisiti specifici per l'AI che assicurino la trasparenza, la qualità dei dati usati, l'autonomia umana, un numero sufficiente di opzioni per ricorrere e ottenere giustizia in caso di violazioni dei diritti, e un meccanismo efficace che garantisca il rispetto delle regole. Berlino chiede inoltre di considerare la possibilità di vietare o sospendere le applicazioni AI che possono costituire un rischio grave o ignoto per i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto.
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