Scoppia il caso della mancanza
d'acqua domenica 12 maggio in numerose abitazioni di Campobasso.
A prendere posizione nelle ultime ore è stata la 'Grim', gestore
del servizio idrico integrato del capoluogo, che ha puntato il
dito contro l'Azienda speciale regionale 'Molise Acque', rea, a
suo avviso, di aver "ritenuto arbitrariamente di ridurre
l'apporto di acqua al proprio serbatoio Cese Basso, omettendo le
preventive e obbligatorie comunicazioni" da inoltrare alla
cittadinanza e alla stessa Grim.
"La chiusura del flusso idrico dal maggior serbatoio che
serve il comune di Campobasso - si legge in un passaggio della
nota stampa - non è stata preceduta, come doveva, da un
programma di chiusura dell'alimentazione della rete,
indispensabile per la ricostruzione del livello idrico nel
serbatoio e non ha consentito alla Grim di avvertire la
popolazione e gli uffici preposti".
Una decisione, dunque, "fermamente criticata" perché "non
gestita secondo le procedure obbligatorie previste per legge e
senza alcuna comunicazione fornita alla incolpevole
cittadinanza". Nei prossimi giorni è stato convocato il Cda
della Grim "per adottare le più incisive e urgenti iniziative,
nessuna esclusa, anche per contrastare una infondata e
inqualificabile campagna stampa denigratoria avviata da Molise
Acque a danno di Grim".
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