Quattro ore di sciopero oggi per i
lavoratori dello stabilimento "Gyproc Saint - Gobain" di
Termoli, nella zona industriale "Valle Biferno" e per gli operai
della cava di estrazione. I dipendenti hanno indetto un presidio
davanti al gessificio per dire no ai licenziamenti messi in atto
dall'azienda "per ragioni economiche".
Secondo la Feneal Uil, la Filca Cisl e la Fillea Cgil "le
motivazioni non trovano riscontro con l'incremento del settore
edile, non trovano soprattutto riscontro nella richiesta
sostenuta dall'azienda del ciclo continuo all'interno
dell'Azienda per una maggiore produttività e, infine, non
trovano riscontro con gli obbiettivi raggiunti dallo
stabilimento di Termoli che l'Azienda ha determinato". Le
organizzazioni sindacali contestano "l'incongruenza delle
ragioni di nuove assunzioni di queste ultime settimane e la
ricerca di nuove figure sul sito aziendale, rispetto a un
licenziamento di un lavoratore a pochi anni dalla pensione".
La Fillea Cgil, la Feneal Uil e la Filca-Cisl contestano,
insieme a tutti i lavoratori, quei "perchè" che hanno portato
alla fuoriuscita e alla soppressione dei posti di lavoro. Dopo
lo sblocco dei licenziamenti, voluto dal Governo e da
Confindustria, moltissime imprese e multinazionali hanno avviato
o sono in procinto di avviare licenziamenti anche immotivati.
I sindacati "ritengono inaccettabile, da parte di una società
multinazionale che vanta importanti investimenti sullo
Stabilimento di Termoli e sulla Cava di Guglionesi, che fa della
produzione e della sicurezza il suo fiore all'occhiello, che
viene premiata e definita una delle migliori aziende in Europa,
avviare procedure di licenziamento in un territorio già
martoriato dalla disoccupazione".
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