"Questo giorno impegna tutti,
istituzioni, mondo della cultura e della politica, singoli
cittadini, su vari fronti. Siamo richiamati al dovere del
ricordo di fatti verificatisi ai danni di nostri connazionali
indifesi, colpevoli solo di essere italiani come noi. Siamo poi
chiamati ad approfondire il come e il perché si generarono
quelle atroci azioni su civili inermi, senza per questo
indulgere, ovviamente, ad alcuna giustificazione a violenze,
prevaricazioni e soprusi". Lo ha detto il presidente del
Consiglio regionale del Molise in occasione del 'Giorno del
ricordo' che si celebra oggi in memoria delle vittime delle
foibe "In conseguenza, dunque, siamo chiamati ancora ad
esprimere biasimo per quegli storici, non tutti per la verità, e
quelle parti delle istituzioni e della politica, non tutte in
realtà - ha aggiunto - che in un tempo non così lontano, hanno
dato il loro contributo operativo e culturale a tenere
nell'oblio questi accadimenti, negando per decenni ai
sopravvissuti sia la consolazione del ricordo collettivo che il
doveroso rigetto intellettuale di un odio nazionale e politico
che con così tanta ferocia ha colpito indiscriminatamente, donne
e uomini, anziani e bambini, operai e borghesi, lavoratori
privati e pubblici. Come Consiglio regionale, con doveroso senso
civico, onoriamo tutte le vittime di quella che fu una vera e
propria mattanza, impegnandoci a non perdere mai il ricordo di
quei fatti e a dare il nostro contributo politico e
istituzionale per fortificare le basi culturali, valoriali e
politiche della nostra civiltà affinché - ha concluso - l'odio
nazionale e ideologico non trovi spazio nella società e nel
dibattito tra i cittadini e tra i partiti loro rappresentanti
politici".
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