(v. anche 'Rep. Centrafricana: raid ribelli...' delle 14.22)
(di Antonella Salvatore)
"Sono arrivata in chiesa poco dopo
le 5, come ogni mattina, con altre suore, per le lodi del
mattino. Stavamo concludendo quando si sono iniziati a sentire
gli spari, molto forti". Lo dice all'ANSA Suor Elvira Tutolo,
missionaria di Termoli della Congregazione di Santa Giovanna
Antida-Thouret nella Repubblica Centrafricana, dove si trova
attualmente. Questa mattina, all'uscita dal luogo sacro, sulla
strada del ritorno verso casa situata nella periferia di Bangui,
la capitale del Paese, si è trovata davanti ai ribelli armati
che stavano sparando, riuscendo a salvarsi per miracolo
rifugiandosi in una casa lì vicina. I rivoltosi hanno poi
esploso diversi colpi contro l'edificio dove si era nascosta.
"Siamo rimaste due ore nella chiesa prima di uscire -
aggiunge ricostruendo l'episodio -. Poi sembrava essersi tutto
calmato e siamo uscite. Ho lasciato la macchina in parrocchia e
preferito tornare a casa a piedi con le altre suore, ma a metà
strada ci siamo trovate i ribelli di fronte e sono venuti verso
di noi. Fortunatamente una famiglia ci ha accolto e salvato.
Siamo rimaste lì dentro per almeno un'altra ora. Poi, attraverso
delle scorciatoie del quartiere, dei vicoli, a piedi siamo
finalmente arrivate a casa, intorno alle 11 di oggi. Gli spari
si sentono poi ci sono momenti di calma, poi riprendono.
Possiamo solo pregare".
Intorno alle 13.30 di oggi la missionaria è riuscita a
parlare al telefono con la sorella, Rosaria Tutolo che vive a
Termoli raccontando l'accaduto.
"Durante la breve conversazione al telefono - dichiara la donna
all'ANSA -, si sentivano gli spari. Anche qui a Termoli stiamo
pregando per lei affinché non accada nulla. La preoccupazione
c'è".
Suor Elvira Tutolo a marzo 2019 ha ricevuto dal Presidente
della Repubblica Sergio Mattarella l'onorificenza di
Commendatore per il suo impegno a sostegno dell'infanzia
abbandonata nella Repubblica Centrafricana. Attraverso i
progetti realizzati con l'Ong Kizito, a Berberati, dove ha
vissuto per oltre 19 anni, ha "strappato" dalle bande armate,
dalla strada e dal carcere centinaia di minori a cui ha pagato
gli studi: da quelli primari fino agli universitari,
insegnandogli poi un mestiere. Ha realizzato un centro di
recupero "Sara Mbi Gazo", nella località di Wotoro, dove
recupera i ragazzi più grandi attraverso la coltivazione della
terra e altre attività: dalla falegnameria alla calzoleria, alle
lezioni di guida. Finanzia, grazie anche alle donazioni che le
arrivano da amici e parenti dell'Italia, numerose attività ai
giovani a conclusione del loro recupero, permettendogli di avere
una propria autonomia ed un lavoro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA