Critiche alla decisione del
Governo di non far coincidere il ruolo di Governatore con quello
di Commissario alla sanità vengono espresse dalla consigliera
regionale del Pd, Micaela Fanelli.
"Non è una bella notizia per il presidente Donato Toma -
osserva l'esponente della minoranza - che da oggi si ritrova
governatore di un quarto del bilancio regionale, né tanto meno
per il Consiglio regionale, che aveva votato, con la sola
maggioranza, un appello per scongiurare quello che fin da subito
era apparso chiarissimo: mai come in questa fase storica,
politicamente, il Molise a Roma conta molto poco".
Ora, dunque, in attesa della conversione in legge del decreto
e "dei possibili ricorsi alla Corte Costituzionale, resta solo
la speranza che questa decisione sia davvero utile alla sanità
molisana e che il presidente Toma riesca ad instaurare
un'immediata sintonia d'azione con il nuovo Commissario alla
Sanità. Quando si è stati esautorati dell'80% del bilancio -
prosegue - è necessario, oggi come non mai, serrare i ranghi
politici e sociali, mostrarsi uniti e per questo più forti,
abbandonando ogni tatticismo in favore di una visione più alta
che riporti al centro le esigenze del Molise e dei molisani. Che
non hanno più bisogno di proclami, ma di fatti e risultati:
quelli promessi in campagna elettorale dai governi di
centrodestra, di cui, dopo quasi sei mesi, non c'è ancora
traccia".
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