Dalla pianta di Aloe
potrebbe arrivare una potenziale arma in più contro una delle
forme di cancro più insidiose: il glioblastoma multiforme. Sono
i risultati di una ricerca condotta dal Laboratorio di
Neuropatologia Molecolare dell'Irccs 'Neuromed' di Pozzilli. Il
glioblastoma multiforme è il più grave e comune tumore cerebrale
negli adulti. Il trattamento standard è quello chirurgico,
associato a chemio e radioterapia. Ma le cellule di questa forma
di cancro presentano caratteristiche di alta invasività, oltre
che una notevole capacità di reagire ed adattarsi, sviluppando
potenti forme di resistenza. "La nostra sperimentazione - dice
Antonella Arcella, primo autore del lavoro - ha puntato su un
estratto della pianta di aloe, l'aloe-emodina. Ricerche
precedenti hanno suggerito che possa essere dotata di proprietà
antineoplastiche, ma non era mai stata testata su cellule di
glioblastoma". Gli esperimenti sono stati condotti su due
livelli: in vitro e in vivo.
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