Scoperti dai carabinieri del Comando
Provinciale di Pescara due giovani campani riconosciuti come gli
autori di 13 truffe commesse nelle province di Pescara, Foggia,
Potenza e Isernia. Le misure cautelari sono state eseguite a
Napoli con il supporto dei Carabinieri delle Compagnie Stella e
Centro del capoluogo partenopeo, che hanno collaborato con i
colleghi abruzzesi per rintracciare i due giovani, un 22enne ora
agli arresti domiciliari e un 20enne per il quale è scattato l'
obbligo di dimora con presentazione giornaliera alla stazione
dei Carabinieri. L'indagine è partita da truffe commesse tra
novembre e dicembre del 2017 nel Pescarese. I due giovani si
fingevano corrieri recapitando alle vittime pacchi presentati
come destinati a familiari e contenenti asseritamente Pc,
apparecchi elettronici e comunque materiale di valore per
giustificare un conto elevato da saldare alla consegna. In
realtà nei pacchi c'erano riso, farina o pasta. Il valore
complessivo sottratto alle vittime èdi circa 50mila
euro.Significativa la truffa commessa ai danni di una 93enne di
Pescara dalla quale gli indagati, dopo un'efficace azione di
persuasione al ritiro di alcuni pacchi indirizzati al nipote,
sono riusciti ad ottenere la somma contante di 22mila euro che
l'anziana aveva in casa.
I due ricorrevano anche ad un altro metodo truffaldino che
era quello della telefonata effettuata da un sedicente familiare
in difficoltà, di solito un nipote, avente urgente bisogno di
denaro. In questo caso il finto parente chiedeva alla "vittima"
di consegnare denaro o preziosi ad un emissario suo amico in
modo da risolvere la questione.
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