Una ricercatrice Neuromed,
Benedetta Izzi, del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione,
ha vinto una borsa di studio "Marie Curie" per una ricerca su
nuovi fattori di rischio cardiovascolare nelle donne. Il suo
progetto vuole disegnare un nuovo modello di prevenzione delle
patologie cardiovascolari usando tecniche di ricerca innovative
come le analisi di big data e lo studio dell'epigenetica. Le
borse Marie Curie vengono conferite dalla Commissione Europea a
ricercatori che propongono progetti all'avanguardia, con
l'obiettivo di favorirne la mobilità. "Molto di quello che
sappiamo sulle malattie cardiovascolari, dalla prevenzione alla
terapia, viene da studi che fanno in gran parte riferimento agli
uomini. Ma nelle donne - spiega Izzi - queste patologie hanno
caratteristiche differenti. Sintomi e fattori di rischio, per
cominciare, non sono sempre gli stessi".
"Inoltre diversi studi hanno mostrato come per le donne
prevenzione e trattamento delle malattie cardiovascolari siano
di un livello inferiore. È tempo di colmare queste lacune".
Gli strumenti che verranno messi in campo sono tra i più
innovativi oggi a disposizione della ricerca. A cominciare dai
big data, un nuovo modo di analizzare dati scientifici per
estrarre risposte radicalmente nuove. E poi l'analisi
epigenetica, lo studio di come le informazioni contenute nel DNA
possano essere modulate dall'ambiente in cui si vive". Proprio
questi sono due dei capisaldi su cui si basa il Polo di Ricerca
e Innovazione Neurobiotech di Caserta, che Neuromed ha
inaugurato nel settembre scorso. E sarà proprio a Caserta, nel
Centro di Big Data e Salute Personalizzata, diretto da Licia
Iacoviello, la base operativa per la ricerca di Benedetta Izzi.
"Queste borse di studio europee - commenta Giovanni de
Gaetano, Responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e
Prevenzione di Neuromed e Direttore Scientifico del Neurobiotech
- sono un riconoscimento molto ambito e prestigioso, che premia
la capacità dei giovani ricercatori di spingersi verso direzioni
innovative".
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