"Il problema più grave
del Molise è la dispersione giovanile, ormai è una diaspora". Lo
ha detto all'Ansa il vescovo di Trivento Claudio Palumbo. Il
vescovo in un ragionamento sulle elezioni regionali ha parlato
di un "futuro che in Molise non si intravede per i giovani", ma
la "Chiesa non può sostituirsi alla legittima rappresentanza
del'amministrazione pubblica". Ciò non toglie che "in Molise
mancano i giovani, ed è il problema dei problemi in questa
regione. Questa diaspora incide sulla qualità dei borghi, perché
il senso della vita è l'uomo". Il vescovo non ha ricette, ma
suggerisce di ripartire da un ragionamento complessivo: "la
Chiesa può solo provare a indicare una strada, ripartire da Dio
e quindi dall'uomo. Se rimetto a posto miei conti con Dio, li ho
rimessi a posto con l'uomo. E recupero la dimensione della
persona umana, la cosa pubblica a quel punto nel senso più ampio
della vita se rimetto a posto la strada giusta, ho ricreato i
presupposti per far rivivere i territori".
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