Un lavoro imponente, tre volumi, quello che riguarda il 18/o e 19/o secolo in due tomi, ai quali si aggiungono Bibliografia e indice onomastico dei nomi e dei luoghi, la cronaca della città dal 1901 al 1936 con proseguimenti fino al 1961, il Codice diplomatico campobassano: è l'opera omnia di Vincenzo Gasdía sulla 'Storia di Campobasso' presentata oggi al Teatro Savoia. Un resoconto dei fatti molisani e cittadini, dai primordi sannitici, sino alla metà del 20/o secolo, con uno sguardo sempre vivo ed attento al contesto territoriale d'appartenenza e con costanti riferimenti alla storia nazionale ed europea. Il lavoro rappresenta il frutto di 50 anni di studi e ricerche nel corso dei quali l'autore, attingendo a numerose e prestigiose istituzioni bibliotecarie ed archivistiche, rinviene una cospicua documentazione edita e inedita, oltre a disparate fonti storiche e archeologiche.
Una poderosa attività di collazione e ricostruzione delle fonti che lo vede impegnato a più riprese, dall'arrivo a Campobasso nell'ottobre 1899, sino alla pubblicazione dei soli primi due volumi nel 1960 sulla storia cittadina sino al 17/o secolo. Voluta e finanziata dalla Città di Campobasso, la pubblicazione della poderosa opera editoriale costituisce anche un importante tassello del patrimonio bibliografico e storiografico cittadino. Molisani i tre curatori: Walter Santoro, Alessandra Savone e Mario Ziccardi. Vincenzo Eduardo Gasdía nacque a Bergamo nel 1885, ove trascorse i primi anni della sua lunga esistenza nel quartiere di Borgo Pignolo.
Alterne vicende familiari lo portarono a Campobasso nella casa paterna nel 1899 per soggiornarvi, senza interruzioni, sino al 1907. Animato dall'intento di restituire lustro alla città d'adozione, suo padre Vincenzo Nicola era campobassano, è in quegli anni che maturò il suo amore storico per Campobasso che lo portò dopo diversi decenni di studio a compilarne una monumentale opera omnia. Nel 1960 pubblicò per i tipi della 'Ghidini e Fiorini' di Verona i primi 2 volumi della Storia di Campobasso, lasciando inediti i restanti tre.
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