Mozione di sfiducia respinta e
tre astensioni di un certo 'peso' tra cui quella di Giuseppe
Sabusco che aveva firmato con il centrodestra il documento. E
ora si guarda alle elezioni.
A dare la lettura politica è il presidente della Regione,
Paolo Di Laura Frattura che, al termine della votazione che lo
ha lasciato al suo posto, rispondendo a una domanda dei
giornalisti su cosa cambia ha risposto: "Si consolida la
maggioranza oltre al fatto che ci siano i presupposti per una
giusta e mirata apertura in termini di ragionamenti
programmatici per le prossime elezioni regionali". E, secondo
Frattura, la campagna elettorale "oserei dire che è partita".
Poi un'analisi sui numeri relativi al voto della mozione. Un
respingimento di misura? "Più che respingimento di misura mi
pare di dire che i sottoscrittori della mozione parlavano di
un'ipotesi che vedeva 10 favorevoli, invece ne sono stati sette
e addirittura, oltre la mia, ci sono state tre astensione, uno
dei firmatari della mozione con una motivazione in Aula che mi è
sembrata del tutto razionale e che di fatto a sua volta ha
smontato le motivazioni a monte della mozione".
Oltre a Sabusco, si sono astenuti Vincenzo Niro, molto
critico negli ultimi tempi, e Michele Petraroia.
A favore della sfiducia sette voti: Cavaliere, Federico,
Fusco Perrella, Iorio, Manzo, Scarabeo, Totaro. Dieci i no:
Ciocca, Cotugno, Di Nunzio, Di Pietro, Facciolla, Ioffredi,
Lattanzio, Micone, Monaco, Parpiglia. Astenuti 4: Frattura,
Petraroia, Sabusco e Niro.
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