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Licenziato, autista vince anche Appello

Licenziato, autista vince anche Appello

No assenza arbitraria. Disposto reintegro posto lavoro alla Seac

CAMPOBASSO, 18 luglio 2017, 15:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Reintegrato l'autista della Seac, l'azienda di trasporto pubblico urbano di Campobasso, licenziato per una presunta assenza dal lavoro dopo essere stato pedinato da un investigatore privato. Lo ha disposto la Corte d'Appello di Campobasso, in riforma della sentenza del Tribunale del lavoro di primo grado e a conferma dell'ordinanza emessa dal giudice Laura Scarlatelli. I fatti contestati - si legge in una nota dello studio legale Iacovino e associati - si basavano sul presupposto che il dipendente avrebbe fruito arbitrariamente di un giorno di permesso per motivi sindacali. I legali hanno invece sostenuto che il lavoratore era rimasto a casa negli orari contestati, svolgendo attività sindacale volta all'esame dei documenti contabili quale revisore in vista della successiva assemblea sindacale. La Corte d'Appello, dunque, ha ritenuto che l'utilizzo per finalità diversa dei permessi giustifica il venir meno dell'obbligo retributivo del datore di lavoro ma non la sanzione per assenza arbitraria.Pertanto, il datore di lavoro pur potendo accertare l'effettiva sussistenza dei presupposti per la fruizione dei permessi, cosa che ha fatto tramite investigatore privato, non avrebbe potuto licenziare il lavoratore. Soddisfazione è stata espressa dal lavoratore e dai suoi avvocati "in quanto ogni loro tesi difensiva è stata accolta dal giudice di appello". "Ancora una volta - commentano - si registra una sentenza correttiva avverso provvedimenti abnormi, oltre che ingiustificati, posti in essere da datori di lavoro in dispregio delle più elementari regole espresse dai contratti collettivi e dei conseguenti diritti fondamentali dei lavoratori".
   

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