Via libera dal Tavolo tecnico
ministeriale allo sblocco di 45 milioni di euro per la copertura
del debito sanitario del Molise. Lo rende noto il Governatore e
commissario ad Acta, Paolo di Laura Frattura, annunciando "a
brevissimo l'adozione da parte dell'Asrem dell'atto aziendale e
finalmente la pubblicazione degli avvisi per i concorsi per l'
assunzione di personale". "La condivisione espressa dai tecnici
ministeriali sul lavoro svolto dalla struttura commissariale -
sottolinea - evidenzia la sostanziale differenza che passa tra
chi si adopera, anche a fronte di pesanti contestazioni per
garantire una sanità di qualità ai cittadini molisani, e chi
invece prova a utilizzare la stessa per interessi diversi". "L'
accesso alla quota residua, circa 19,4 milioni - spiega -
consentirà la totale copertura della situazione debitoria
pregressa al 31 dicembre 2014, ereditata dall'irresponsabile
gestione passata". Per la prossima settimana la firma del
prestito "senza incidere sulle tasche dei molisani"."Siamo a un
passo dal superamento definitivo delle criticità passate -
spiega Frattura - che hanno pesato nel percorso di
riorganizzazione e rilancio della nostra sanità. Abbiamo
soddisfatto tutti gli adempimenti richiesti per il 2010, 2011 e
2012, con il relativo sblocco delle premialità, pari
complessivamente a circa 45 milioni, che saranno erogati alla
Regione nei prossimi giorni". "Convinti dell'inutilità della
banale contrapposizione tra pubblico e privato convenzionato che
non ci ha mai appassionato - dice il governatore del Molise -
non ci lasciano indifferenti le polemiche di un erogatore
privato (Cattolica ndr.) che, di fronte alla richiesta del
rispetto delle regole, uguali per tutti, arriva a minacciare
licenziamenti e chiusura. Un atteggiamento - evidenzia Frattura
- che non paga, che non meritano i cittadini, il personale
medico, paramedico, tecnico e amministrativo al quale andrebbero
riconoscimenti e gratitudine per la passione, dedizione e
qualità del lavoro espresso". E conclude: "I risultati delle
ultime ore rafforzano in noi la convinzione che l'interlocuzione
con gli operatori della sanità, sia essa pubblica che privata
convenzionata, sia fondamentale".
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