L'intercettazione di
una telefonata in cui il 'leader' termolese del gruppo
malavitoso si vantava di poter riempire Termoli di droga
lamentandosi di un controllo della Finanza, è uno dei passaggi
più significativi dell'inchiesta "Hora Arbereshe" illustrata dal
Procuratore capo di Larino Ludovico Vaccaro nel corso della
conferenza stampa svoltasi oggi nel Palazzo di giustizia
frentano.
Il blitz prende il via da un'altra operazione, denominata
"Carola", condotta dal Nucleo di Campobasso che vede tra i
protagonisti del traffico di droga lo stesso termolese e scattò
nel 2012. "Carola" era il nome dallo yacht sul quale si trovava
Marchesani e che stava trasportando 2 tonnellate di hashish
dall'Albania alla costa molisana. A causa di un guasto
all'imbarcazione, lo stupefacente fu gettato in mare.
L'inchiesta coinvolse anche la Puglia e la Lombardia, consentì
tra il 2012 e il 2013 di arrestare 8 persone tra cui lo stesso
termolese e sequestrare 15 kg di hashish, 200 grammi di cocaina,
11 proiettili per arma da fuoco ed un'autovettura. La droga
all'epoca fu trasportata dalla Lombardia a Termoli all'interno
di ruote di scorta di auto. Arrivava anche dal foggiano a
Termoli dove veniva preparata per lo spaccio. Dell'inchiesta
"Carola" il Procuratore Vaccaro ha annunciato la fine della
conclusione delle indagini.
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