Un'occlusione intestinale dovuta a
materiale plastico aggrovigliato in 40 centimetri di lenza da
pesca: è stata questa la causa della morte della tartaruga
verde, della specie protetta Chelonia mydas raramente presente
in Adriatico, trovata sulla spiaggia di Termoli (Campobasso)
sabato scorso. Lo ha accertato l'esame autoptico eseguito nei
laboratori dell'Istituto Zooprofilattico (Izs) "G. Caporale" di
Teramo. Si tratta, purtroppo, dell'ennesima dimostrazione
dell'effetto negativo della mano dell'uomo sulla natura. Il
riscontro autoptico ha confermato il collegamento tra le
attività umane (impatto contro imbarcazioni, pesca,
inquinamento) e la morte della maggior parte degli esemplari di
tartaruga rinvenuti spiaggiati. Presso l'Izs di Teramo sono in
corso ulteriori indagini per la ricerca di eventuali agenti
patogeni e contaminanti chimici. La carcassa di tartaruga verde
è una delle circa venti trovate dall'inizio dell'estate sulle
coste abruzzesi e molisane.
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