Il
presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante l'incontro con i
familiari delle vittime del crollo della scuola 'Jovine' di San
Giuliano di Puglia, il 31 ottobre del 2002, si è fermato a
parlare con Pompeo Barbieri, uno dei sopravvissuti della
tragedia. Pompeo, all'epoca uno degli alunni della scuola
elementare del paese, oggi studente universitario, è costretto
alla sedia a rotelle perché rimase per molte ore sepolto sotto
le macerie prima di essere tratto in salvo dai soccorritori.
Questo non gli impedisce di praticare nuoto a livello
agonistico. "Ti aspetto alle Olimpiadi del 2020" gli ha detto
Renzi salutandolo.
Durante l'incontro con i familiari delle vittime sulla
questione dei risarcimenti c'è stato anche un momento di
tensione quando ha preso la parola la moglie dell'ex sindaco del
paese, Antonio Borrelli, lamentandosi di non essere stata
invitata all'incontro. Sindaco che è stato tra i condannati per
il crollo della scuola e che nella tragedia ha perso una figlia.
"Continuo a essere considerata solo la moglie dell'ex sindaco e
non la mamma di Antonella", ha detto la donna. Il premier le ha
manifestato vicinanza riferendole di aver incontrato e salutato
suo marito pochi minuti prima, subito dopo l'atterraggio del suo
elicottero. Borrelli, medico del 118, era infatti in servizio
nell'area dove il premier è atterrato. Nel crollo della
'Jovine', dopo una scossa di terremoto, morirono 27 bambini e la
loro maestra.
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