Il procuratore di Campobasso
Armando D'Alterio ha chiesto cinque rinvii a giudizio
nell'ambito di una inchiesta che vede indagati l'ex presidente
della Regione Michele Iorio e i dirigenti regionali (all'epoca
dei fatti) Alessandro Dal Cin, Antonio Guerrizio, Domenico
Pollice e Antonio Di Ludovico. I reati contestati sono: falsità
ideologica e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in
atti pubblici.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda due questioni
diverse. Nella prima, risalente al 2012, sono coinvolti Iorio e
Dal Cin (in quel periodo direttore del Servizio Bilancio).
Entrambi diedero vita, secondo l'accusa, a due prospetti
"attestando falsamente" che il Patto di stabilità era stato
rispettato sia per il 2010 che per il 2011. A denunciare i fatti
all'autorità giudiziaria sono stati nel 2013 gli ispettori del
Ministero dell'Economia. Secondo questi ultimi infatti la
Regione aveva in realtà violato il Patto di stabilità per quasi
13 milioni di euro nel 2010 e di oltre 63 milioni di euro per il
2011.
Il secondo episodio, risalente al 2009, coinvolge invece
Pollice, Di Ludovico e Guerrizio (all'epoca dei fatti
rispettivamente dirigente del servizio trasporti su gomma,
direttore generale della Regione, e responsabile del servizio
politiche tributarie e finanziarie). Per la procura hanno
concorso "nell'attestare falsamente" in un documento istruttorio
allegato ad una delibera di giunta, la legittimità "palesemente
insussistente", dell'utilizzo finanziario di 5 milioni e mezzo
di euro del capitolo di bilancio regionale 'Movimenti e giri
contabili' per effettuare pagamenti dovuti dalla Regione "ciò in
contrasto" con la norma che prevede per il suo utilizzo, "la
presenza nella contabilità regionale in entrata di un impegno,
di pari importo, sui corrispondenti capitoli di spesa".Il
Ministero dell'Economia è parte offesa nel procedimento.
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